Il socio di s.r.l. non ha diritto alla trasmissione del progetto di bilancio in vista dell’assemblea di approvazione, avendo soltanto, a mente degli artt. 2478-bis, co. 1, e 2429, co. 3, c.c., il diritto di visionarlo nella sede della società, presso la quale deve rimanere depositato nei quindici giorni precedenti l’assemblea e fino a che non sia approvato. Del resto, anche l’art. 2476, co. 2, c.c. non prevede (altro…)
La deliberazione assembleare, o comunque la decisione dei soci, relativa all’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti del cessato amministratore o liquidatore costituisce un presupposto di procedibilità dell’azione che, potendo essere verificata anche d’ufficio dal giudice, è sufficiente che sussista al momento della pronuncia che definisce il giudizio. (altro…)
L'accertamento in merito alla circostanza se una transazione abbia avuto ad oggetto l'intero debito o soltanto una quota parte costituisce quaestio facti da condurre volta per volta sulla base delle regole ermeneutiche dettate dagli artt. 1362 e seguenti cod. civ.; onde, una volta che il giudice accerti che il debito sia stato considerato -e per l'effetto, ridotto o estinto- nella sua interezza, non potrà certo essere una diversa clausola pur espressamente inserita in transazione dal creditore ad impedire all'effetto estintivo di operare anche per gli altri condebitori che dichiarino di volersene avvalere.
Ne consegue che della transazione intervenuta tra più società senza limitazione ad una particolare quota interna dell'obbligazione potranno profittare anche altri soggetti chiamati dalla società attrice a rispondere a titolo risarcitorio in qualità di ex amministratori e sindaci delle società convenute, in base all'art. 1304, co. 1.
L’azione individualmente concessa ai soci, anche di società di persone, per il risarcimento dei danni loro cagionati dagli amministratori presuppone che i danni suddetti non siano solo il riflesso di quelli arrecati eventualmente al patrimonio sociale (altro…)
L'azione diretta del socio contro gli amministratori di società di capitali coesiste con l'azione concessa all'ente per ottenere il ristoro dei danni subiti a causa dell'inadempimento dei doveri statutari o legali; tuttavia, la natura extracontrattuale ed individuale dell'azione del socio, fondata sull'art. 2043 cc e sull’art. 2476, sesto comma, cc, che ne costituisce un’applicazione, esige che (altro…)
In un giudizio di nullità di delibera di aumento di capitale di srl per asserita falsità della situazione patrimoniale posta a fondamento della delibera stessa, la contestazione di parte che si fondi unicamente sulla constatazione della diversità della situazione patrimoniale portata in votazione rispetto ad una bozza precedentemente elaborata e rilasciata in visione (altro…)
Qualora l'amministratore in conflitto d'interessi stipuli un contratto dannoso per la società, la domanda giudiziale volta a farne dichiarare l'annullamento deve essere proposta dalla società nei confronti della controparte contrattuale e non nei confronti dell'amministratore stipulante, il quale (altro…)
Nel trust liquidatorio il trustee (anche liquidatore e socio-creditore della società disponente), il cui operato non sia soggetto a controlli – attesa la mancata nomina di un c.d. enforcer («guardiano») –, può essere sostituito in via cautelare, su ricorso ex art. 700 c.p.c. del creditore non soddisfatto, con un professionista terzo e imparziale nominato dal giudice, qualora il trustee (altro…)
E' ammissibile l'accertamento incidentale della nullità di una delibera assembleare non direttamente impugnata dalla parte, a condizione che il richiedente ne abbia interesse. La parte deve provare che l'accertamento della nullità sia funzionale alla decisione delle domande che costituiscono l'oggetto immediato ed effettivo del processo.
L'azione di responsabilità ex art. 2394 c.c. è volta a reintegrare il patrimonio sociale illegittimamente depauperato dagli amministratori.
L'azione presuppone la deduzione della prova di una condotta illecita dell'amministratore che abbia causato un depauperamento patrimoniale tale da rendere il patrimonio sociale stesso inidoneo a svolgere la sua tipica funzione di garanzia nei confronti dei terzi creditori. Tale prova (altro…)
La norma ex art. 2476 cc secondo comma invocata dall'attore disegna un diritto di controllo individuale dei soci di srl non partecipanti all'amministrazione - esercitabile anche "tramite professionisti di loro fiducia" - di per sé autonomo rispetto al diritto dei soci di "decidere" (in forma assembleare o mediante consultazione scritta) sulle materie di loro competenza statutariamente ovvero ex lege (altro…)
Anche dopo la riforma societaria il curatore di una s.r.l. è legittimato ad esercitare l'azione di responsabilità della società e dei creditori sociali nei confronti dell'amministratore.