In riferimento ad un giudizio instaurato, ai sensi dell'art. 33, comma 2, L. 287/90, per il risarcimento dei danni derivanti da intese restrittive della libertà di concorrenza, pratiche concordate o abuso di posizione dominante - la delibera assunta dall'AGCM ...[ Continua ]
L’uso del proprio patronimico coincidente con l'altrui marchio per contraddistinguere la propria attività deve essere considerato legittimo se conforme alla correttezza professionale, circostanza da ritenere sussistente qualora l'utilizzo avvenga a fini meramente identificativi/distintivi dell’autore delle prestazioni svolte, il che ...[ Continua ]
L'opposizione all'ordinanza ingiunzione per violazione delle disposizioni sulle denominazioni protette di cui al d.lgs. n. 297 del 2004 rientra nella competenza del giudice di pace e non in quella del tribunale delle imprese, in quanto ...[ Continua ]
Per un associazione dilettantistica può affermarsi sia il rapporto di concorrenza, sia la qualifica imprenditoriale in capo alla stessa, potendo rivestire ...[ Continua ]
Ove l’esperto del settore si trovi di fronte ad una strada già tracciata in modo preciso e che conduce in una direzione ben delineata, l’invenzione risulta priva di originalità.
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Se i margini di scelta suggeriti nella manualistica di settore sono estremamente ridotti, l'esperto del settore si trova di fronte ad una strada già tracciata in modo preciso e che conduce in una direzione ben delineata, con la conseguenza che l’invenzione risulta quindi priva di originalità. [ Continua ]
In materia di concorrenza sleale per violazione del know-how, l’onere della prova relativo sia all’effettiva esistenza di un know how tutelabile che alla violazione dello stesso da parte dei soggetti cui detta violazione risulta addebitata grava ...[ Continua ]