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Applicabilità delle disposizioni sulle cause di ineleggibilità e di decadenza degli amministratori al commissario liquidatore nella liquidazione coatta amministrativa
Le disposizioni relative alle cause di ineleggibilità o di decadenza degli amministratori sono applicabili al commissario liquidatore che è, per...

Le disposizioni relative alle cause di ineleggibilità o di decadenza degli amministratori sono applicabili al commissario liquidatore che è, per quanto attiene all’esercizio delle sue funzioni, un pubblico ufficiale e si sostituisce all’imprenditore nel potere di amministrare il patrimonio dell’impresa, procedendo al compimento di tutte le operazioni di liquidazione secondo le indicazioni e direttive dell’autorità di vigilanza e, sotto il controllo del comitato di sorveglianza, compie autonomamente tutti gli atti di ordinaria amministrazione.

 

 

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Trasferimento della sede sociale all’estero
La cancellazione della società costituita in Italia dal registro delle imprese per effetto del trasferimento della sede sociale in altro...

La cancellazione della società costituita in Italia dal registro delle imprese per effetto del trasferimento della sede sociale in altro Stato è legittima (e quindi efficace) secondo la legge italiana, solo se secondo la legge dello Stato di destinazione si ammetta, come l’ordinamento italiano ammette, la continuità di una società commerciale costituita in Italia che abbia nello stesso Stato di destinazione trasferito la propria sede. (altro…)

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Versamenti dei soci in conto futuro aumento di capitale: natura, tipologie e limiti alla tutela restitutoria.
Tra l’ipotesi dell’erogazione di fondi dal socio alla società a titolo di mutuo e quella del formale conferimento a titolo...

Tra l'ipotesi dell'erogazione di fondi dal socio alla società a titolo di mutuo e quella del formale conferimento a titolo di aumento di capitale (già deliberato), la prassi ha elaborato una terza via, costituita da versamenti, variamente denominati, la cui comune caratteristica consiste nell'essere destinati a incrementare il patrimonio della società - talvolta anche sotto forma di copertura di perdite - senza però riflettersi sul capitale nominale della società stessa e senza (altro…)

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Cessione di quote di srl e spendita del potere di rappresentanza
Nel sistema vigente le società – ed, in particolare, quelle di capitali – si pongono come soggetti di diritto ben...

Nel sistema vigente le società – ed, in particolare, quelle di capitali – si pongono come soggetti di diritto ben distinti dalle persone dei soci, dotate di un proprio patrimonio e di autonomia patrimoniale perfetta. Il che implica che solo colui che abbia la legale rappresentanza della società può validamente contrarre in nome e per conto della stessa, ed impegnare nei rapporti esterni la volontà dell’ente, spendendo la qualità ed il potere rappresentativo; per converso, analogo potere non può riconoscersi ai soci in quanto tali (nella specie il Tribunale, (altro…)

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Amministratore di fatto di società di capitali e liquidazione del danno arrecato al patrimonio sociale
Le norme di legge che disciplinano l’attività degli amministratori di una società di capitali, dettate al fine di consentire un...

Le norme di legge che disciplinano l’attività degli amministratori di una società di capitali, dettate al fine di consentire un corretto svolgimento dell’amministrazione dell’ente, sono applicabili non soltanto alle persone fisiche immesse, nelle forme stabilite dalla legge, mediante atto negoziale di preposizione gestoria nelle funzioni di amministrazione, ma anche a coloro che si siano, di fatto ingeriti nella gestione della società in assenza di una qualsivoglia investitura da parte dell’assemblea, sia pure irregolare o implicita; con la conseguenza che (altro…)

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Comproprietà della partecipazione sociale e nomina di un rappresentante comune
La comproprietà della partecipazione sociale si risolve in una ipotesi di comunione ordinaria e la speciale regola dettata dall’ultimo comma...

La comproprietà della partecipazione sociale si risolve in una ipotesi di comunione ordinaria e la speciale regola dettata dall’ultimo comma dell’art. 2468 c.c. costituisce una deroga espressa a tale disciplina; pertanto, la nomina del rappresentante comune è obbligatoria ex lege e la sua ratio viene individuata nella necessità di assicurare, sul piano organizzativo, un corretto e trasparente svolgimento dei rapporti fra società e comunisti, al fine di individuare un unico interlocutore con la società, sia essa una spa (art. 2347, 1° comma, c.c.) ovvero una srl (art. 2468, u.c., c.c.). (altro…)

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Previsione statutaria che subordina l’efficacia del trasferimento delle quote di srl all’iscrizione nel libro soci. Tutela d’urgenza del diritto di consultazione della documentazione sociale da parte del socio non amministratore.
Il primo comma dell’art. 2470 c.c. è norma avente natura cogente ed imperativa, il cui contenuto non è quindi derogabile...

Il primo comma dell’art. 2470 c.c. è norma avente natura cogente ed imperativa, il cui contenuto non è quindi derogabile dall’autonomia privata. Infatti, pur non potendosi escludere che i soci abbiano legittimamente la possibilità di istituire e prevedere la tenuta del libro soci anche solo per finalità pratiche, deve invece escludersi la possibilità di continuare a subordinare all’iscrizione nel libro soci, volontariamente istituito e tenuto dall’amministratore, l’efficacia, di fronte alla società, dell’atto di trasferimento di partecipazioni sociali. (altro…)

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Società di persone: applicabilità della normativa prevista per la convocazione dell’assemblea delle società di capitali e giusta causa di revoca dell’amministratore
In materia di società di persone, non dà luogo ad illegittimità alcuna il fatto che i soci, pur non essendovi...

In materia di società di persone, non dà luogo ad illegittimità alcuna il fatto che i soci, pur non essendovi tenuti, adottino il metodo assembleare per le deliberazioni sociali. Tuttavia, alle riunioni dell’assemblea della società di persone non si applicano le regole previste per la convocazione dell’assemblea delle società di capitali.

La revoca dell’amministratore di società di persone, (altro…)

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Devoluzione ad arbitri della controversia tra soci e amministratore di fatto e natura dell’azione individuale del socio di srl
In tema di responsabilità degli amministratori, sebbene i singoli soci di una società a responsabilità limitata siano autonomamente legittimati ad...

In tema di responsabilità degli amministratori, sebbene i singoli soci di una società a responsabilità limitata siano autonomamente legittimati ad esercitare l’azione sociale di responsabilità, deve ritenersi he essi perdono tale (straordinaria) legittimazione a seguito del fallimento (altro…)

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COMPROMETTIBILITA’ AD ARBITRI DELL’AZIONE DI RESPONSABILITA’ CONTRO GLI AMMINISTRATORI: LIMITI ALLA COMPETENZA DEL GIUDICE ORDINARIO E DISPONIBILITA’ DEI DIRITTI
La clausola compromissoria, inserita nell’atto costitutivo della società, che preveda la deferibilità agli arbitri delle controversie aventi a oggetto le...

La clausola compromissoria, inserita nell’atto costitutivo della società, che preveda la deferibilità agli arbitri delle controversie aventi a oggetto le azioni di responsabilità proposte nei confronti degli amministratori di società di capitali, costituisce espressione della volontà delle parti che vi hanno aderito di sottrarsi totalmente alla tutela giurisdizionale ordinaria per affidarsi a quella arbitrale; pertanto, l’operare della suddetta clausola comporta, in presenza della relativa eccezione sollevata tempestivamente con il primo atto difensivo, che il giudice ordinario debba declinare la propria competenza a conoscere della controversia medesima in favore (altro…)

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Recesso del socio di s.p.a.: determinazione del valore ex art. 2437-ter e limiti della locuzione “modificazioni dello statuto concernenti i diritti di voto e di partecipazione”
In materia di recesso nelle s.p.a., ove gli amministratori non ottemperino all’obbligo di determinare il valore di liquidazione delle azioni,...

In materia di recesso nelle s.p.a., ove gli amministratori non ottemperino all’obbligo di determinare il valore di liquidazione delle azioni, si verifica una situazione di conflitto obiettivo tra l’interesse del socio ad esercitare il diritto di recesso e il comportamento inerte serbato dagli amministratori che, sostanzialmente, equivale alla contestazione del diritto di recesso del socio stesso (altro…)

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