L’assoluta sovrapponibilità delle scelte stilistiche in relazione ad ogni minimo profilo consente di ritenere azzerato “sotto il profilo matematico-probabilistico” un’involontaria e casuale ripresa degli stessi nei capi commercializzati dall’attrice, anche tenendo conto del particolare affollamento del mercato che, per contro, sembra giustificare la tutela in funzione di una novità e individualità da riconoscersi ai disegni che presentano differenziazioni anche lievi rispetto alle anteriorità.
La concessione del rimedio della pubblicazione della sentenza a vocazione sia preventiva –in quanto diretto a prevenire ulteriori pregiudizi portando a conoscenza degli operatori di mercato la probabile contraffazione della privativa- sia riparatoria -in quanto diretto a risarcire in forma specifica il pregiudizio patito dalla controparte- è rimessa alla discrezione del giudice. E ciò al fine di consentire una valutazione caso e caso a fronte del suo carattere estremamente incisivo, esondando per sua stessa natura dalla sfera delle parti coinvolte ed avendo necessariamente quali destinatari un numero indeterminato di soggetti terzi.