E' parzialmente invalido, in quanto attribuisce effetto ad un atto nullo, il lodo irrituale che valuta legittima la procura speciale con cui il farmacista associante ha rilasciato all'associato (non farmacista) in via disgiuntiva ampi poteri gestori, che vanno oltre alla mera gestione contabile, fiscale e civilistica dell'azienda, (altro…)
Il principio della scissione degli effetti della notifica per il notificante ed il destinatario della notifica stessa - che mira a garantire il diritto di difesa del destinatario della notifica tenendo indenne il notificante dei rischi processuali per i vizi ad esso imputabili - si applica nel caso in cui dal mancato perfezionamento della notifica stessa conseguano decadenze in danno del notificante e non (altro…)
E' illegittima la delibera di esclusione di socio di cooperativa che sia fondata su una contestazione di interruzione del servizio che sia consistita, in realtà, in esercizio del diritto di sciopero.
Considerata la natura ritorsiva dell'esclusione dei soci-lavoratori, è parimenti illegittimo il conseguente licenziamento senza preavviso, che è derivato dall'espulsione stessa, considerando il disposto degli artt. 4 l.n. 604 del 1966 e 15 l.n 300 del 1970. In particolare il motivo illecito, quale certamente è lo scopo ritorsivo che connota gli atti compiti dalla cooperativa, inficia la validità anche del licenziamento, rendendolo nullo ex art. 1345 c.c.
Il contratto di compravendita di azioni o quote di società di capitali ha come oggetto immediato la partecipazione sociale -intesa come insieme di diritti, poteri ed obblighi sia di natura patrimoniale sia di natura c.d. amministrativa in cui si compendia lo status di socio- e soltanto quale oggetto mediato la quota parte del patrimonio sociale che la partecipazione rappresenta. Il cessionario, quindi, (altro…)
Sono responsabili del danno arrecato alla società dichiarata fallita i soggetti - amministratori di diritto o di fatto - che abbiano finalizzato l'intera attività della società alla esecuzione di una programma criminoso di gestione di affari (nel caso di specie, in sistematica violazione della disciplina fiscale vigente).
L'esistenza di una autorità di controllo del mercato non comporta che essa sia l'unico soggetto idoneo ad esigere il risarcimento dei danni a seguito di comportamenti illegittimi. Deve ritenersi ammissibile che il perseguimento di interessi pubblici possa realizzarsi anche mediante l'effetto deterrente di strumenti di tutela azionati dai privati nel loro personale interesse. Ne consegue che (altro…)
In assenza di specifici patti sociali, non configura una violazione delle obbligazioni sociali del socio accomandante e dunque non costituisce ai sensi dell'art. 2286 c.c. causa di esclusione la irreperibilità del socio o la sua insolvenza, atteso che le uniche obbligazioni ravvisabili nei confronti del socio accomandante - mero socio di capitali - sono quella del versamento del capitale, oltre agli specifici obblighi previsti dalla legge, quale l'obbligo di non concorrenza.
L'interesse di una parte all'altrui adempimento degli obblighi sanciti da un lodo arbitrale irrituale deve ritenersi soddisfatto da una pronuncia di condanna in tal senso, senza possibilità di emettere "ora per allora" alcuna ulteriore statuizione risarcitoria. L'ordinamento processuale italiano, infatti, conosce, per l'attuazione degli obblighi di fare infungibile, il rimedio di cui all'art. 614-bis c.p.c., che tuttavia non può esser accordato d'ufficio.
L’azione di responsabilità ex art. 2476 c.c. può essere esperita dalla società stessa, oltre che dai singoli soci.
Il riconoscimento alla società della legittimazione attiva ad causam comporta (altro…)
Se nell'ambito di un contratto preliminare di cessione delle quote , il promissario acquirente, a titolo di acconto sul prezzo, si accolla alcuni debiti della società, evitando che i promissari venditori effettuino un finanziamento a favore della medesima, nel caso in cui non si stipuli il contratto definitivo (altro…)
Deve ritenersi illegittima la delibera di esclusione di socio di cooperativa che sia fondata su una contestazione di interruzione del servizio che sia consistita nell'esercizio del diritto di sciopero. L'esercizio del diritto di sciopero da parte del socio di cooperativa non integra la causa di esclusione delle "gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dalla legge, dal contratto sociale, dal regolamento o dal rapporto mutualistico" (art. 2533, c. 1, n. 2)