In tema di società in accomandita semplice, così come in tema di società in nome collettivo, il socio cedente che non abbia garantito gli acquirenti della quota ceduta dell'inesistenza dei debiti sociali risponde delle obbligazioni sorte anteriormente alla cessione esclusivamente nei confronti dei creditori sociali, (altro…)
L'amministratore dimissionario di srl non ha interesse ad agire per l'annullamento della deliberazione assembleare che lo revoca, giusta l'incompatibilità tra volontà manifestata con le dimissioni e l'effetto ripristinatorio che conseguirebbe all'accoglimento della domanda.
Il sequestro d’azienda disposto ai sensi dell’art. 670 c.p.c. non perde efficacia se l’esecuzione, iniziata nel termine di 30 giorni prescritto dall’art. 675 c.p.c., risulta infruttuosa per mancata collaborazione del sequestrato o temporanea indisponibilità dell’ufficiale giudiziario, (altro…)
Quando assunte in sede assembleare, le decisioni dei soci di s.r.l. devono essere ritenute “prese in assenza assoluta di informazione” e, pertanto, dichiarate invalide ai sensi dell’art. 2479-ter, c. 3, c.c., nei soli casi di “mancata convocazione dell’assemblea”, cui si riferisce, in materia di s.p.a., l’art. 2379 c.c., dovendosi la più ampia dizione della causa d’invalidità prevista dall’art. 2479-ter c.c. rapportare esclusivamente alle ipotesi di decisioni dei soci adottate per iscritto. Ne deriva (altro…)
L’assemblea di una s.r.l. è validamente costituita quando sia intervenuto, in rappresentanza di una quota di capitale determinante per il raggiungimento del quorum costitutivo, il custode nominato nell’ambito di un procedimento di espropriazione forzata e il giudice dell’esecuzione abbia statuito che a questi spetti il diritto di voto.
Se è vero che l'imprenditore è tenuto a dar conto attraverso le proprie scritture contabili dell'attività svolta e dei risultati conseguiti, è altrettanto vero che chi voglia sollevare contestazioni al riguardo non può (altro…)
L'indebito utilizzo di risorse liquide della società costituisce di per sé fonte di responsabilità degli amministratori e del conseguente obbligo di risarcire il danno, a prescindere dall'accertamento che tale condotta si atteggi come illecita prosecuzione dell'attività di impresa in presenza di una causa di scioglimento (nel caso di specie, gli amministratori hanno posto in essere una serie di atti distrattivi dopo che il capitale sociale era stato integralmente eroso da perdite, ancorché fraudolentemente occultate).
E' soggetto (altro…)
L'eventualità che i creditori di una società, che falsamente si pubblicizzi come soggetta ad attività di direzione e coordinamento, possano censurare in giudizio il comportamento della capogruppo nello svolgimento (altro…)
La sopravvenuta cancellazione volontaria dal registro delle imprese della ditta individuale di cui una quota sia oggetto di un contratto di cessione non ancora perfezionato determina l'inadempimento del cedente nei confronti del cessionario il quale, pertanto, può chiedere la risoluzione del contratto e la restituzione delle somme già pagate come corrispettivo della cessione.
Rispondono a titolo di colpa i liquidatori di una società che, senza tenere conto dell’esistenza di un contenzioso, non includono nella contabilità sociale un debito in corso di accertamento e procedono a sciogliere la società e a ripartire le attività sociali.
Il danno liquidabile (altro…)
È ammissibile e non richiede la presentazione della relazione di stima di cui all’art. 2343 c.c. la compensazione fra il debito per sottoscrizione capitale ed un credito del socio, purché questo sia certo ed esistente (nel caso di specie, (altro…)