Le gravi inadempienze che giustificano il ricorso al rimedio dell’esclusione del socio accomandatario possono attenere anche ad obbligazioni gravanti sul socio nella diversa qualità di amministratore poiché, se è ben vero che l’esclusione del socio per gravi inadempienze ex art. 2286 c.c. si pone su un piano distinto da quello della revoca dell’amministratore per giusta causa ex art. 2259 c.c., è parimenti vero (altro…)
Nel caso in cui all’estinzione di una società (sia di persone che di capitali), ed alla sua cancellazione dal Registro delle imprese, non corrisponda il venir meno di ogni situazione giuridica soggettiva facente capo alla stessa, si determina un fenomeno di tipo successorio, per cui : (a) le eventuali passività sociali non si estinguono, ma (altro…)
Il principio di parità di trattamento di cui all’art. 2516 c.c., pur dettato con riferimento alle fasi della costituzione e dell'esecuzione del rapporto mutualistico, deve essere rispettato, per opinione comune, anche nella fase di cessazione del rapporto.
In materia di competenza, nel procedimento cautelare ante causam, trova applicazione il 669 ter c.p.c. Contrariamente a quanto previsto per il giudizio a cognizione piena, non opera in tale procedimento il regime delle preclusioni relativo alle eccezioni e al rilievo d’ufficio dell’incompetenza e, esclusa la vis actractiva del Tribunale fallimentare ex 24 l.fall., devono trovare applicazione le regole generali sia per quanto riguarda la competenza (altro…)
Ai fini del riconoscimento del diritto di informazione e consultazione dei libri e documenti sociali di cui all'art. 2476 comma 2 cod. civ. condizione necessaria e sufficiente è che il richiedente sia socio ma, per ragioni di tutela del diritto di difesa, a questa regola fa eccezione il caso in cui il soggetto, ormai (altro…)
Qualora, unitamente all'azione di responsabilità contro gli amministratori di una società di capitali, venga proposta azione di responsabilità contro i componenti del collegio sindacale per non aver vigilato sui primi, le cause (altro…)
In tema di impugnazione di deliberazione assembleare, legittimata passiva è solo ed esclusivamente la società, da cui invero promana la manifestazione di volontà in ipotesi viziata. Ai singoli soci può essere riconosciuto, oltre al potere di azione nel caso di soci che non abbiano consentito alla deliberazione assembleare, il potere di intervento, che deve configurarsi (altro…)
La clausola compromissoria di uno statuto di società cooperativa che faccia riferimento a controversie anche aventi ad oggetto "la qualità di socio", rimane applicabile nel caso di controversia (altro…)
Non è applicabile al consorzio con attività esterna, non costituito in forma societaria, l'art. 34 del D.lgs. 17 gennaio 2003, n. 5 dal momento che la funzione tipica del consorzio è quella di produrre beni o servizi necessari alle imprese consorziate (altro…)
Il patto parasociale, in forza del quale taluni soci si impegnano ad eseguire prestazioni a beneficio della società, integra la fattispecie del contratto a favore di terzo ex art. 1411 c.c., sicché l'adempimento (altro…)
In tema di impugnazione di deliberazione assembleare, legittimata passiva è solo ed esclusivamente la società; ai singoli soci può essere riconosciuto, oltre al potere di azione nel caso appunto di soci che non abbiano consentito alla deliberazione assembleare, il potere di intervento, che deve configurarsi come litisconsortile (o adesivo autonomo) nel caso in cui (altro…)
In tema di compravendita di azioni sociali, trova applicazione in via analogica l’art. 1498 c.c. sul pagamento del prezzo fissato nel contratto di cessione.
Una volta provata l’esistenza del contratto di compravendita, all’attore (altro…)