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Potere di convocazione dell’assemblea e revoca per giusta causa dell’amministratore
Nel potere attribuito dall’art. 2479, comma 1°, c.c. ai soci di s.r.l., che rappresentano almeno un terzo del capitale sociale,...

Nel potere attribuito dall’art. 2479, comma 1°, c.c. ai soci di s.r.l., che rappresentano almeno un terzo del capitale sociale, di sottoporre all’assemblea gli argomenti di discussione, si deve intendere ricompreso, in via estensiva, il potere di convocazione diretta dell’assemblea sui medesimi argomenti. 

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Finanziamento soci e clausola compromissoria
La controversia, instauratasi fra due soggetti entrambi soci della medesima società (s.r.l.) relativamente alla restituzione di somme versate a quest’ultima...

La controversia, instauratasi fra due soggetti entrambi soci della medesima società (s.r.l.) relativamente alla restituzione di somme versate a quest’ultima a titolo di finanziamento da parte di un socio in nome e per conto dell’altro socio, non rientra nell’ambito (soggettivo) di applicazione  della clausola compromissoria contenuta nello statuto della società, atteso che non afferisce a un rapporto sociale.

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Azione individuale del socio di società in nome collettivo
L’azione individualmente concessa ai soci, anche di società di persone, per il risarcimento dei danni loro cagionati dagli amministratori presuppone...

L’azione individualmente concessa ai soci, anche di società di persone, per il risarcimento dei danni loro cagionati dagli amministratori presuppone che i danni suddetti non siano solo il riflesso di quelli arrecati eventualmente al patrimonio sociale (altro…)

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Azione individuale del socio di srl e azione individuale del terzo
L’azione diretta del socio contro gli amministratori di società di capitali coesiste con l’azione concessa all’ente per ottenere il ristoro...

L'azione diretta del socio contro gli amministratori di società di capitali coesiste con l'azione concessa all'ente per ottenere il ristoro dei danni subiti a causa dell'inadempimento dei doveri statutari o legali; tuttavia, la natura extracontrattuale ed individuale dell'azione del socio, fondata sull'art. 2043 cc e sull’art. 2476, sesto comma, cc, che ne costituisce un’applicazione, esige che (altro…)

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Ammissibilità della tutela cautelare in caso di esercizio di un’opzione put
Deve ritenersi ammissibile la tutela cautelare in relazione a diritti che possono scaturire da una pronuncia costitutiva (nella specie una...

Deve ritenersi ammissibile la tutela cautelare in relazione a diritti che possono scaturire da una pronuncia costitutiva (nella specie una pronuncia che disponga il trasferimento di un bene dal promittente venditore al promissario acquirente). Nell'eventualità in cui sia esercitata un'opzione put, da cui consegue la conclusione di un contratto preliminare di vendita delle partecipazioni sociali, il cedente, al fine di conservare la garanzia patrimoniale generica dell'acquirente, può quindi chiedere nei sui confronti il sequestro conservativo relativamente alle statuizioni di condanna che derivano da una pronuncia costitutiva ex art. 2932 c.c., purché ricorrano il fumus boni iuris ed il periculum in mora.

L'accordo con cui è stata concessa l'opzione non può essere risolto né per "presupposizione", considerato che il risultato dell'attività di impresa è frutto e conseguenza della sinergia di svariati fattori, né per eccessiva onerosità sopravvenuta, tenuto conto che il rischio connaturato all'esercizio dell'attività imprenditoriale vale di per sé a rendere il patto di fissazione del prezzo minimo implicitamente aleatorio. 

L'opzione put risponde ad una finalità diversa da quella vietata dall'art. 2265 c.c. (nel caso di specie il Tribunale ha ritenuto che la predeterminazione del prezzo minimo di uscita non escludesse la partecipazione alle perdite e fosse piuttosto riconducibile ad un interesse del compratore che al momento della concessione dell'opzione non disponeva di risorse adeguate per l'acquisizione dell'intero capitale sociale).

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Indebita restituzione di un finanziamento soci rinunciato
E’ invalida per contrarietà a norme imperative dettate per il funzionamento delle società di capitali la pattuizione, intervenuta tra cedente e...

E' invalida per contrarietà a norme imperative dettate per il funzionamento delle società di capitali la pattuizione, intervenuta tra cedente e cessionario, con la quale si prevede che parte del corrispettivo dovuto per la cessione dell'intera partecipazione in una società di capitali unipersonale sia rappresentato (altro…)

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Responsabilità del commissario liquidatore per mancato incasso di assegno circolare da parte di creditore concorsuale
L’art. 115 l. fall. attribuisce al curatore o, nel caso di liquidazione coatta amministrativa, al commissario liquidatore la facoltà di...

L'art. 115 l. fall. attribuisce al curatore o, nel caso di liquidazione coatta amministrativa, al commissario liquidatore la facoltà di individuare, previa autorizzazione del giudice delegato, le modalità più opportune per il pagamento delle somme assegnate ai creditori in sede di riparto concorsuale. (altro…)

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Procura ad litem rilasciata dal presidente del consiglio di amministrazione di società in stato di liquidazione
É valida la procura alle liti rilasciata dal presidente del consiglio di amministrazione e legale rappresentante di società di capitali...

É valida la procura alle liti rilasciata dal presidente del consiglio di amministrazione e legale rappresentante di società di capitali prima dell'iscrizione dello stato di scioglimento della medesima società nel registro dell'imprese.

É altresì valida la procura concessa dal presidente del consiglio di amministrazione in un momento successivo all'iscrizione nel registro delle imprese dello stato di liquidazione qualora la persona del presidente coincida con quella del liquidatore, potendosi in tale caso configurarsi un'erronea indicazione della qualità di firmatario e non già (altro…)

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Cessione di quote, espromissione e tutela cautelare in capo al cedente
Nell’ambito di un contratto di cessione di quote, l’obbligazione con la quale il cessionario dichiara di subentrare “in tutti i...

Nell'ambito di un contratto di cessione di quote, l'obbligazione con la quale il cessionario dichiara di subentrare "in tutti i crediti e debiti facenti capo alla società" configura una espromissione ex art. 1272 c.c. nel senso che il terzo acquirente delle quote, senza delegazione del debitore (la società), si è obbligato verso il creditore (la banca) in solido (altro…)

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Responsabilità di amministratore di srl verso i creditori sociali e conservazione delle scritture contabili
I creditori sociali di una società a responsabilità limitata possono agire nei confronti degli amministratori  in ragione dell’applicazione analogica dell’art....

I creditori sociali di una società a responsabilità limitata possono agire nei confronti degli amministratori  in ragione dell'applicazione analogica dell'art. 2394 c.c. La mancata previsione nelle srl di una responsabilità degli amministratori verso i creditori sociali per la violazione dell'obbligo di conservare il patrimonio sociale, equipollente a quella dell'art. 2394 c.c., appare frutto (altro…)

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Invalidità della delibera di approvazione del bilancio di esercizio e attività di direzione e coordinamento
La delibera di approvazione del bilancio d’esercizio può essere dichiarata nulla per illiceità dell’oggetto solo qualora non siano stati rispettati...

La delibera di approvazione del bilancio d'esercizio può essere dichiarata nulla per illiceità dell'oggetto solo qualora non siano stati rispettati i principi di chiarezza, veridicità e correttezza nella redazione del bilancio, non dovendosi invece ritenere pertinenti a tal fine le censure relative alla gestione e all'operato degli amministratori, suscettibili (altro…)

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Raggruppamenti azionari e limiti al potere della maggioranza
Non sono ammissibili deliberazioni assembleari di raggruppamento azionario che si risolvano nella soggezione di un socio all’altrui potere di determinare...

Non sono ammissibili deliberazioni assembleari di raggruppamento azionario che si risolvano nella soggezione di un socio all’altrui potere di determinare la cessazione del rapporto sociale, senza il consenso del socio colpito da tale effetto.

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