La decisioni dei soci - assunta in modalità non assembleare pur con i quorum richiesti - relativa alla revoca e contestuale nuova nomina dell'organo amministrativo è da ritenersi illegittima allorquando, medio tempore, uno dei soci - ai sensi di statuto, ex art. 2479, secondo comma, n. 2, c.c. - abbia chiesto che la decisione venga assunta in assemblea. In questo caso, (altro…)
Il vizio della deliberazione consiliare di convocazione dell'assemblea non può riflettersi, come causa di inesistenza o di invalidità, sulle deliberazioni dell'assemblea dei soci (nel caso di specie, (altro…)
Lo strumento cautelare atipico dell'art. 700 c.p.c. non ha come presupposto indefettibile la violazione di un diritto e può essere accordato anche a prescindere dall'avvenuta produzione di un danno perchè esso è naturalmente volto ad evitare che un danno si verifichi. Deve quindi ritenersi ammissibile la richiesta (altro…)
L’invalidazione della quietanza, che ha natura probatoria di confessione stragiudiziale, è consentita nel duplice intento di garantire la verità della dichiarazione confessoria e di tutelare il confitente dal rischio di subire le conseguenze pregiudizievoli di una dichiarazione non veridica compiuta per errore o per costrizione: così che (altro…)
Il concetto di irreparabilità ai fini della concessione della tutela cautelare atipica va inteso non con riguardo al danno che potrebbe derivare dal comportamento lesivo, ma con riguardo alla frustrazione che potrebbe ricevere la funzionalità del diritto (altro…)
La sostituzione di SGR (nella specie, a seguito di commissariamento) non determina il trasferimento della proprietà delle azioni incluse nel patrimonio del Fondo. La SGR non ha (altro…)
Deve ritenersi ammissibile il ricorso allo strumento dell'art. 700 c.p.c. in via preventiva, pur in pendenza dell'esperibilità dello strumento cautelare tipico di cui all'art. 2378, comma 3, c.c., laddove quest'ultimo strumento non possa in concreto (altro…)
La giusta causa della revoca dell'amministratore di società, che ai sensi dell'art. 2383, terzo comma, cod. civ. esclude il diritto dell'amministratore al risarcimento del danno prodotto dall'anticipato scioglimento del rapporto, può derivare anche da fatti non integranti inadempimento, ma (altro…)
Secondo un'interpretazione di buona fede del contratto quando la grandezza cui è parametrato il prezzo di cessione delle quote di società è influenzabile da una parte (nella specie, l'acquirente con le politiche di bilancio) appare corretto che le grandezze considerate siano ridimesionate onde mantenere costante la valutazione effettuata dai nuovi soci con quelle effettuate in precedenza, poichè diversamente non vi sarebbe quella oggettività degli indicatori cui le parti volevano fare riferimento.
La disciplina del computo delle azioni proprie ai fini del calcolo delle maggioranze, dopo la modifica intervenuta con il d.lgs. 224/2010, deve ritenersi differenziata per le società aperte e per le società chiuse. Mentre per le prime le azioni (altro…)
Ai fini dell'ammissibilità di un provvedimento ex art. 700 c.p.c. non occorre che il pregiudizio fatto valere si sia già concretizzato, essendo sufficiente che ci sia una concreta minaccia dal diritto rivendicato. Deve quindi ritenersi ammissibile (altro…)