L'applicazione della clausola "simul stabunt simul cadent" deve avvenire nel rispetto del principio generale di buona fede e dei doveri di lealtà e correttezza che regolano i rapporti all'interno delle società. (altro…)
Anche a seguito dell’entrata in vigore della riforma societaria il curatore fallimentare di una società a responsabilità limitata è legittimato a esercitare, oltre che l’azione sociale di responsabilità, anche l’azione di responsabilità spettante ai creditori sociali nei confronti di amministratori, organi di controllo, direttori generali e liquidatori.
L’azione di responsabilità dei creditori sociali può essere esercitata quando (altro…)
E' da considerarsi illegittima la capitalizzazione di un costo, che non sia assistita e giustificata da un preciso progetto produttivo conoscibile ai soci e ai terzi tale da ipotizzare la capacità di quel medesimo costo a produrre successivamente un utile. Pertanto, se per effetto della cancellazione della relativa posta attiva e della conseguente riclassificazione del bilancio, il capitale dovesse ridursi al di sotto del minimo legale e, in assenza dell'adozione di diversi provvedimenti, dovesse essere integrata una causa di scioglimento, l’amministratore risulterebbe, sin dalla data dell’atto contabile che occultava (altro…)
Non può dirsi operazione produttiva di danno la trasformazione (nel caso di specie, da s.n.c. a s.r.l.) non incidente sul patrimonio della società trasformata. In particolare, la mancata stima di una passività, tenuto conto che tutto il patrimonio della società trasformanda è passato alla società trasformata, non cagiona, di per sé, un danno inteso come diminuzione patrimoniale. Viceversa, (altro…)
Sussiste la legittimazione in capo al curatore anche per l'azione di responsabilità dei creditori sociali (oltre che di quella sociale) nei confronti degli amministratori di s.r.l., in quanto la norma dell'art. 2394 c.c. deve ritenersi applicabile in via analogica anche alle s.r.l. (altro…)
Qualora sia pendente in sede di appello la decisione su un lodo arbitrale che verte su questione contestualmente portata alla cognizione dei giudici ordinari, questi ultimi - in applicazione dell'art. 337, co. 2, c.p.c. - devono sospendere il giudizio avanti a sé, previa valutazione prognostica sull'esito dell'impugnazione del lodo.
Nell’ipotesi in cui un amministratore di s.r.l. ponga in essere un atto gestorio eccedente la sfera di competenza attribuita alla propria funzione, in quanto atto che comporta “una sostanziale modificazione dell’oggetto sociale determinato nell’atto costitutivo” (nel caso di specie, un trasferimento di ramo d’azienda che implica la trasformazione della attività materiale della società da operativa in finanziaria), il contratto discendente può essere annullato, una volta esclusa la buona fede del terzo stipulante. A tal fine e nell’ottica di conservare il valore della società, il giudice può autorizzare il sequestro giudiziario del bene trasferito.
La legittimazione a proporre l’ azione sociale di responsabilità, volta ad accertare il danno da mala gestio prodotto da un singolo amministratore di srl, spetta anche al socio (ex) amministratore delegato, risultando (altro…)
Lo sbilancio fallimentare può costituire un indice a cui ancorare la determinazione equitativa del danno laddove manchino o siano completamente inattendibili le scritture contabili.
La sussistenza di controversie giudiziali e, in generale, il contrasto tra società ed amministratore generato da comportamenti integranti esercizio di un diritto da parte di quello, anche quando abbiano generato una situazione di (altro…)
La mancanza di un organo di controllo efficiente e in funzione, l'acclarato affidamento della gestione ad un amministratore di fatto, i vizi contabili e il mancato deposito dei bilanci rappresentano (altro…)